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Domande frequenti

Qual è la tua idea di fotografia di matrimonio?

Sono un abitante di un piccolo paese del sud Italia e, da piccolo, ho sempre visto il fotografo di matrimonio come una figura assoluta che detta le regole della giornata e che cerca (a volte senza riuscirci) di fare l’animatore dell’evento.  Tuttavia non era questo ciò che volevo essere. A parer mio il fotografo di matrimonio deve essere una figura silenziosa in grado di cogliere quelle che sono le emozioni del giorno. Ecco che allora mi sono avvicinato alla fotografia narrativa e devo dire che è stato amore a prima vista.

Ci piace questo stile documentaristico ma vorremmo anche delle foto un po’ più istituzionali (sai, magari i nostri genitori ci tengono molto alle foto un po’ più “classiche”).

Capisco perfettamente e vi dico che non c’è nessun problema (anche se non è una delle mie situazioni preferite). L’importante è che questa serie di foto non prenda molto tempo in modo da poter tornare a cogliere situazioni più vere e spontanee.

Abbiamo capito che non crei situazioni finte e questo ci piace, ma non ti nascondiamo che qualche foto “da soli”, dopo la cerimonia, non ci dispiacerebbe...

Questo non rappresenta affatto un problema; dopo la cerimonia possiamo andare a fare una passeggiata in una qualsiasi località, sempre senza perdere tanto tempo e senza far aspettare gli invitati in sala… non sarebbe carino.

Quante foto scatti durante il matrimonio e quante ce ne consegnerai?

Beh, è difficile prevedere il quantitativo di scatti; inoltre sono fermamente convinto che pochi scatti emozionanti comunichino più di tanti scatti aggiunti “per fare numero”.

La risposta che uso spesso per questa domanda è: il numero necessario per raccontare al meglio la vostra storia.

Vi dico subito che vi consegnerò una pen drive con tutti i file degli scatti della giornata (ovviamente ad alta risoluzione).

Tuttavia, se volete un numero orientativo, vi dico che nell’album vanno cento fotografie, avrete inoltre un mini album dedicato alle foto più istituzionali.

 

Fai la post produzione e il ritocco delle foto?

La postproduzione è un aspetto importante tanto quanto la fase di scatto; richiede tempo, a volte settimane intere. Si tratta di qualcosa che contraddistingue la personalità del fotografo per cui la ritengo una cosa personalissima che non potrei affidare a nessun altro. Non metto effetti grafici o photoshoppate pesanti ed evidenti perché questo cozza un po’ con lo stile che ho deciso di intraprendere (e perché, a dirla tutta, non mi piace proprio).

Chi sceglie le foto che andranno nell’album?

La selezione della foto è un processo a cui dedico molta cura. Nell’album cerco di raccontare la storia, la mia idea e la mia visione della giornata. Anche questa è una cosa che mi richiede abbastanza tempo e che faccio personalmente.

 

Ti occupi anche delle riprese video?

Personalmente no, altrimenti non potrei concentrarmi pienamente sulla fotografia.

Tuttavia cerco di avvalermi di collaboratori che seguono il mio stile ed il mio approccio. Ovviamente potete scegliere voi il vostro operatore video… l’importante è che non sia invadente e che quindi non vada in conflitto con il mio modo di lavorare in assoluta discrezione.

 

Hai qualche pretesa per il giorno del matrimonio?

“Pretesa” è una parola grossa… comunque ne ho una soltanto:

Come vi ho già detto, faccio “fotografia storytelling”, cercando di narrare ed emozionare allo stesso tempo e so che, per ottenere tutto ciò, è necessario che voi viviate la giornata ignorando il fotografo.

Pertanto vi chiedo solo di essere voi stessi, di vivere il giorno del vostro matrimonio nel migliore dei modi e di liberarvi alle emozioni. Questo vi restituirà un lavoro assolutamente autentico.